La Preghiera del Beato Giustino Maria Russolillo

La Preghiera del Beato Giustino Maria Russolillo:

O mio Dio e mio Tutto, Padre Figlio e Spirito Santo, la vostra volontà si adempia, il vostro amore trionfi, la vostra gloria risplenda in me e in tutti sempre più, come in Voi stesso, o mio Dio e mio Tutto".


giovedì 5 novembre 2015

Veglia notturna nella parrocchia di S. Andrea:" Preghiamo per tutti i Santi è la loro e nostra festa"

Accogliendo l’ esortazione di Don Cornelio Ibeh, molti fedeli hanno partecipato alla veglia in onore dei Santi, pertanto sabato sera 31 ottobre dalle ore 21,00 alle ore 24,00 i vari gruppi parrocchiali hanno assicurato una presenza davanti al Santissimo Sacramento esposto in forma solenne. Ma assieme ad essi tante persone si sono ritrovate in preghiera silenziosa, personale e comunitaria. Durante la veglia c’è stato un percorso guidato dai vari santi presenti nella nostra parrocchia: Sant’ Andrea apostolo, il Beato Giustino ( fondatore della famiglia religiosa dei vocazionisti), San Giuseppe, Santa Rita da Cascia, San Pio da Pietrelcina e Santa Gianna Beretta Molla. Papa Francesco in piazza San Pietro il 1 novembre così ha esclamato: E i santi che oggi ricordiamo sono proprio coloro che hanno vissuto nella grazia del loro Battesimo, hanno conservato integro il “sigillo” comportandosi da figli di Dio, cercando di imitare Gesù; e ora hanno raggiunto la meta, perché finalmente “vedono Dio così come egli è”. Una seconda caratteristica propria dei santi è che sono esempi da imitare. Facciamo attenzione: non soltanto quelli canonizzati, ma i santi, per così dire, “della porta accanto”, che, con la grazia di Dio, si sono sforzati di praticare il Vangelo nell’ordinarietà della loro vita. Di questi santi ne abbiamo incontrati anche noi; forse ne abbiamo avuto qualcuno in famiglia, oppure tra gli amici e i conoscenti. Dobbiamo essere loro grati, e soprattutto dobbiamo essere grati a Dio che ce li ha donati, che ce li ha messi vicino, come esempi vivi e contagiosi del modo di vivere e di morire nella fedeltà al Signore Gesù e al suo Vangelo. Quanta gente buona abbiamo conosciuto e conosciamo, e noi diciamo: “Ma questa persona è un santo!”, lo diciamo, ci viene spontaneo. Questi sono i santi della porta accanto, quelli non canonizzati ma che vivono con noi. Imitare i loro gesti d’amore e di misericordia è un po’ come perpetuare la loro presenza in questo mondo. E in effetti quei gesti evangelici sono gli unici che resistono alla distruzione della morte: un atto di tenerezza, un aiuto generoso, un tempo passato ad ascoltare, una visita, una parola buona, un sorriso... Ai nostri occhi questi gesti possono sembrare insignificanti, ma agli occhi di Dio sono eterni, perché l’amore e la compassione sono più forti della morte.